Il colloquio come un “business meeting”

Uno degli insegnamenti che più mi è rimasto impresso dal Master che ho fatto, è stato quello di considerare il colloquio come un “business meeting”, un incontro di lavoro.
A rifletterci bene sopra, questa considerazione mi ha veramente ribaltato la prospettiva con cui vedere quella che normalmente viene percepita come una situazione di tensione e disagio, e di questo ringrazierò sempre il prof. Fausto Fantini.
Prova a seguirmi nel ragionamento.
Immaginati la situazione in cui due aziende si incontrano: cliente e fornitore.
Il cliente ha un’esigenza specifica, necessita di un particolare prodotto o servizio per risolvere un problema, o semplicemente per poter continuare a far funzionare la propria attività. Il fornitore potrebbe avere la soluzione per lui.
Pertanto si ritrovano, si siedono intorno a un tavolo, scambiano alcuni convenevoli, si raccontano reciprocamente, l’uno le caratteristiche del proprio business e le esigenze che ne conseguono, l’altro i prodotti/servizi che offre, cercando il più possibile di far emergere i punti di contatto tra la propria proposta commerciale e le necessità dell’interlocutore.
Alla fine, chiarite le parti, si danno il tempo di riflettere su quanto emerso dall’incontro e di valutare reciprocamente quanto l’uno faccia per l’altro. In caso positivo parte una trattativa economica che coinvolge l’ufficio acquisti e la direzione e, una volta siglato l’accordo, avviene la consegna del prodotto o lo start-up del servizio.
Non ti sembra, tutto sommato, famigliare?
Se invece del cliente metti l’azienda, e al posto del fornitore ti siedi tu, ecco che siamo comunque ad un tavolo di lavoro, dove entrambe le parti portano le proprie istanze, avviene una conoscenza reciproca e una successiva valutazione dei pro e dei contro sull’inizio di una possibile collaborazione. Se i requisiti sono soddisfatti, si passa alla discussione degli aspetti economici fino alla firma del contratto.
Il mio suggerimento è quindi questo: prova a dismettere l’atteggiamento subordinato nei confronti del selezionatore e inizia a metterti sul suo stesso piano, con piena consapevolezza del tuo valore e delle tue competenze.
Vedrai che con un po’ di allenamento, un po’ di esercizio su te stesso e questo nuovo cambio di prospettiva riuscirai a vedere anche tu il colloquio come un “business meeting”. Mi raccomando: poi fammi sapere com’è andata!
Se invece pensi di aver bisogno di una mano per aumentare la consapevolezza del tuo valore o per prepararti al prossimo colloquio, scrivimi: sono a tua disposizione per parlare e capire cosa possiamo fare assieme 😊