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In Italia non si va da nessuna parte senza una raccomandazione!

Vero? Falso? Dipende?

Non sono così ingenua da pensare che non sia vero: ci sono tanti (troppi) posti occupati da persone che sicuramente sono lì per motivi diversi dalle loro competenze, a discapito di profili che ricoprirebbero molto più degnamente il ruolo, con beneficio di tutti: azienda, clienti, fornitori, società civile.

Però qui voglio fare un distinguo: un conto è “la conoscenza”, un altro è il network, la rete di conoscenze.

In questo post non voglio parlare di come sfruttare il “carissimo amico” per entrare a spintoni in un ruolo che non è tagliato per te e dove c’è alta probabilità che riesca a far danni.
Voglio invece farti riflettere su come i tuoi contatti siano una risorsa che può portare vantaggio a tutti.

Sei nella situazione in cui stai cercando lavoro, perchè non ce l’hai o perchè vorresti cambiare. La prima cosa che ti viene in mente è “annunci di lavoro”: OK, corretto, procedi.
Ma devi sapere che i posti pubblicizzati non sono che la punta dell’iceberg rispetto a tutte le posizioni vacanti. In tanti casi le aziende, per i motivi più diversi, preferiscono muoversi innanzitutto in modo meno ufficiale, chiedendo a dipendenti e conoscenti di presentare profili in linea con la loro esigenza.
Ed è proprio qui, in questa fase, che il valore della propria rete ha un’impennata non da poco.

“Ma io come faccio a sapere quali aziende cercano uno come me?”

Non puoi, è ovvio, a meno di avere una sfera di cristallo. Quindi cosa puoi fare?

Fai sapere ai tuoi contatti che stai cercando lavoro, ma sii circostanziato e preciso: non basta dire “ehi, sto cercando lavoro, se senti qualcosa fammi sapere!” perchè non devi dare per scontato che il tuo contatto sappia che competenze hai e a che cosa stai puntando. Spiegaglielo quindi nel migliore dei modi: più dettagli fornisci più c’è la possibilità che si accenda qualche sinapsi e possa creare un collegamento utile.

“Ma…”

So cosa stai pensando: almeno una tra queste cose:
– mi vergogno a far sapere che sto cercando un lavoro
– non voglio essere raccomandato
– non voglio essere debitore di un lavoro

Prova però a pensare invece che:
– chi ti conosce e sa come lavori, fa già una selezione delle opportunità da sottoporti
– se non fosse certo delle tue competenze e del fatto che farai bene, sarebbe sciocco a spendere la sua reputazione nel presentarti, no?
– oggi a me, domani a te 😉

Qui, per esempio, trovi il racconto concreto di come può avvenire questo passaggio di informazioni.

Ci sono poi modi diversi di organizzare il lavoro sul proprio network, e LinkedIn per esempio è uno strumento molto efficace.

Ma per il momento credo di averti già dato un po’ di materiale su cui riflettere, per lo meno per limitare qualche pregiudizio e apprezzare qualche vantaggio… che ne dici?

Se vuoi approfondire il discorso, capire cosa significa davvero fare networking, e imparare ad usare LinkedIn, dai un’occhiata al percorso Toto – amico LinkedIn!

Immagine di copertina di michael podger – Unsplash

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