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Luglio col bene che ti voglio…

Sarà l’estate, sarà l’aria di vacanza, sarà che evidentemente è meglio una gallina domani piuttosto che un uovo oggi…
Sarà che tutta ‘sta crisi forse se la sono inventata i giornali, o che non ci sono più le mezze stagioni…

Non lo so.

So solo di essere nera, nerissima. E non certo per l’abbronzatura.

Sarebbe dovuta venire lunedì a firmare un contratto a tempo determinato, 6 mesi, più concrete possibilità di proseguire la collaborazione perchè conosciamo bene il cliente e il suo modo di lavorare.
Venerdì l’ho chiamata per confermare l’appuntamento e mi ha comunicato di non sapere se firmare con noi per via di un’altra proposta che ha aperta, e su cui dovrebbero darle conferma a settembre.

A settembre.

Siamo a luglio: oggi firmi e mercoledì inizi. Lavoreresti con noi per quasi 2 mesi prima di sapere se (SE) ti confermano dall’altra parte. Ti ho anche detto che, se dovessero prenderti dall’altra parte con una proposta migliorativa, non avrei nemmeno niente da obiettare, ci mancherebbe.
Evidentemente meglio fare una settimana di vacanza ad agosto che ricevere quasi 2 mesi di stipendio. Mi rendo conto.

Dopo tutto, mi avevi anche detto di non preoccuparmi per i periodi di ferie che avevi preso, perchè eri a casa e ci tenevi a questa opportunità.
Mi avevi detto di essere contenta, che il progetto era interessante.

Oggi mi dici che preferisci aspettare settembre e se poi la cosa non andasse in porto ci risentiamo per vedere se abbiamo ancora bisogno.
Amica mia, non credo proprio che ti ricontatteremo.

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