Sono un po’ commossa, lo ammetto.

Ho appena salutato un ragazzo di 19 anni, diplomato la scorsa estate, che ho convocato a colloquio io per una nostra esigenza interna.

Non ha esperienza, qualche lavoretto saltuario per pagarsi la macchina, ma quelle piccole informazioni sparpagliate sul CV mi segnalavano le caratteristiche personali che stavo cercando.

L’ho chiamato, non ha risposto.
Ma ha richiamato quando ha visto la telefonata persa.

Gli ho spiegato l’attività, non l’ha capita benissimo, mi ha chiesto se poteva richiamarmi la settimana seguente.
Mi ha ricontattato il giorno successivo e mi ha chiesto se era possibile comunque sostenere il colloquio: OK!

Oggi è venuto, gli ho spiegato bene cosa cerchiamo, mi son fatta spiegare bene il suo percorso di studi, le esperienze che ha avuto e cosa vuole fare da grande.
Ho capito che i nostri obiettivi non coincidono e, molto onestamente, gli ho detto che non avrei proseguito con la selezione.

E cosa mi ha commosso, quindi? Il fatto che abbia chiaro cosa vuole fare. Non al 100%, è ancora un po’ fumoso l’orizzonte, ci mancherebbe…ma almeno è onesto nel dichiararlo.

Diciamo che per lo meno ha una vaga idea dei passi da compiere per realizzarlo.

Capisco che magari possa non sembrare molto, ma di fronte a schiere di NEET (giuro, prima o poi parlo anche del libro!) che vagano come zombie nel mercato del lavoro (semicit.), un senso basilare di quale strada intraprendere mi dà comunque fiducia nel futuro di questo ragazzo.

Spero solo di avergli trasmesso il concetto di non aver “bucato” il colloquio, ma solo che la sua visione di futuro non è coerente con le nostre necessità.

6 comments

  1. Andrea Torti 13 Luglio, 2016 at 09:17 Rispondi

    Io invece sono stato colpito favorevolmente dal fatto che tu (mi permetto di darti del tu :P), di fronte alla divergenza di obiettivi, gli abbia subito fatto sapere che il suo percorso si sarebbe concluso lì.

    Quante volte invece, si viene lasciati con un fumoso "Le faremo sapere", al quale non segue poi nemmeno una breve e-mail!

  2. ChiaraTaz 13 Luglio, 2016 at 09:26 Rispondi

    Il feedback al colloquio è una questione veramente spinosa. Parlando per me, naturalmente, posso dire che se sono già convinta di non proseguire, lo dico subito, ma a volte mi lascio il tempo di riflettere sul candidato, fare mente locale sulle sue competenze, le sue caratteristiche e anche sul cliente, e allora il riscontro non è immediato.
    Però avviso già di non aspettarsi con certezza un mio feedback, e sollecito il candidato a chiamarmi o scrivermi, se veramente interessato, per avere notizie o aggiornamenti.
    Se posso spezzare una lancia a favore anche dei colleghi, chiedo di immedesimarsi nel nostro lavoro: se vedo 20 persone per una posizione, e ne vanno bene 2, la priorità di avvisare le restanti 18 scala un po' in fondo alle mille cose da fare…non parliamo di rispondere ad ogni singola candidatura!
    Il mio consiglio, quindi, è sempre quello: chiamare o scrivere per avere riscontro sulle posizioni a cui si è seriamente interessati.

  3. Andrea Torti 14 Luglio, 2016 at 13:10 Rispondi

    Certo, gli impegni sono tanti e le persone da incontrare pure: ma a questo punto sarebbe forse meglio congedarsi dicendo qualcosa del tipo "Se non riceve mie notizie entro tot giorni, significa che il posto è stato assegnato a un'altra persona", no?

  4. ChiaraTaz 14 Luglio, 2016 at 13:12 Rispondi

    Eh, ma non è detto: a volte sono solo lunghi i tempi della selezione. Per questo consiglio direttamente un approccio proattivo e do la possibilità di chiamarmi o scrivermi per avere notizie.

  5. Unknown 31 Agosto, 2016 at 20:52 Rispondi

    Vorrei prima di tutto ringraziarla, sto trovando il suo blog infinitamente utile.
    Sono una neolaureata in ingegneria ambientale e da un paio di mesi sto letteralmente studiando il migliore approccio per presentarmi con candidature curate e per affrontare al meglio il colloquio. Il ringraziamento nasce dal fatto che pur avendo un'estrazione tecnica, capisco quanto la comunicazione – verbale e non – possa fare la differenza, così come il conoscere bene la forma mentis dei recruiters, cosa viene apprezzato e cosa no, come vendersi al meglio in quella che in tutto e per tutto è una vetrina nella quale esporsi al meglio.
    Passo al dunque: qualche giorno fa sono stata contattata da un'agenzia che si occupa della selezione per una multinazionale di Milano, un posto che mi interesserebbe parecchio. La telefonata è stata breve, giusto il tempo di spiegare che mi trovo in Portogallo per un tirocinio e che tornerò in Italia a metà Settembre, con l'inglese me la cavo discretamente e poi niente, mi risponde che l'agenzia sarà chiusa e che mi ricontatteranno a inizi Settembre. Cosa pensa di una chiamata del genere? Ho pensato di farmi risentire io nell'arco di qualche giorno, anche perchè ho un colloquio Skype per un'altra posizione fissato per la prossima settimana – il primo colloquio in realtà, vorrei legittimamente sapere se per il momento ho una o più alternative.
    La ringrazio!

  6. ChiaraTaz 1 Settembre, 2016 at 07:18 Rispondi

    Intanto grazie per il feedback: fa sempre piacere sapere di poter essere effettivamente di aiuto! 🙂
    Passando alla sua domanda: se l'agenzia le ha già anticipato una chiamata a inizio settembre, aspetterei almeno di far passare i primi giorni e provare a ricontattarli martedì, per dare loro la possibilità di tenere fede a quanto le hanno anticipato e non "pressarli" al rientro dalle ferie, che sarà già sovraccarico di mail e candidature da vagliare. Se entro, diciamo, la metà giornata di martedì 6 ancora non si sono fatti vivi, vale sicuramente la pena di ricontattarli, anche per sottolineare l'interesse alla posizione e chiedere aggiornamenti sulle tempistiche.
    L’importante è non essere insistenti, perché la reazione ad un sollecito da parte di un candidato è molto soggettiva.
    In linea generale, poi, è meglio sostenere tutti i colloqui (naturalmente non quelli che proprio non interessano), anche perché in caso ci siano più proposte è possibile far leva su un “concorrente” per cercare di velocizzare il processo di selezione più lento.
    In bocca al lupo! E se le va, mi aggiorni 🙂

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