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Come definire il tuo obiettivo professionale: 3 aspetti da valutare

Dopo aver visto perchè è importante definire un obiettivo professionale, giustamente mi chiederai 

Come posso fare? Quali aspetti devo prendere in considerazione per arrivare a delineare un obiettivo chiaro e raggiungibile?

Nella mia esperienza ho visto che il primissimo elemento che spesso viene indicato è relativo allo stipendio e/o alla tipologia contrattuale; in alternativa si cerca continuità con lo stesso ruolo ricoperto al momento.

Tutto giusto, ci mancherebbe! Ma prima di confermare a te stesso che è l’elemento più importante su cui fondare le tue mosse sul mercato, ti chiederei di fermarti un momento a riflettere su altri aspetti. 

Motivazione e soddisfazione

Ti sei mai chiesto cosa ti spinge a svolgere determinate azioni, a comportarti in un certo modo?
Sei consapevole della soddisfazione che ricevi quando raggiungi un certo risultato?

Lo scopo della tua riflessione deve essere quello di individuare ciò che ti motiva a fare proprio quel lavoro (o parte di un lavoro) e fare in modo che il motivo di soddisfazione si manifesti di nuovo, ancora e ancora. 

Prova a fare un ragionamento all’inverso: cerca di capire cosa ti dà soddisfazione e cosa hai fatto per arrivare a quel risultato. Il tuo lavoro ideale sarà quello che ti permetterà di provare ancora la stessa sensazione di compiutezza.

Bisogni e aspettative

Abbiamo delle necessità quotidiane e concrete, questo è ovvio, ma può essere meno ovvio fermarsi a riflettere su esigenze più immateriali, come la necessità di vedere messe in atto le nostre competenze, o il desiderio di riconoscimento, o il voler lavorare in vista di uno scopo dall’alto senso etico.

Ognuno di noi ha bisogni e aspettative diverse, che dipendono tanto dal carattere quanto dalle condizioni in cui effettivamente ci si trova: quello che è necessario fare in questa fase è capire qual è la scala personale dei nostri valori e trovare un punto di equilibrio tra quello che mi piacerebbe fare e quello che devo fare per soddisfare necessità più materiali e imminenti.

Ci sono persone a cui interessa mantenere un certo tenore di vita indipendentemente dall’attività che svolgono per guadagnarsi lo stipendio, perchè trovano realizzazione o soddisfazione in altri ambiti non lavorativi; ci sono altre persone che invece preferiscono, quasi paradossalmente, guadagnare meno, pur di svolgere professioni per loro ricche di valore, o che portano soddisfazione a livello intellettuale; c’è chi muore dalla voglia di avere un gruppo di lavoro da coordinare, e chi non se la sente di assumersi certe responsabilità.

Siamo tutti diversi: l’importante, io credo, è acquisire consapevolezza rispetto a ciò che è importante per se stessi, in modo da dirigersi subito sulla strada adatta a sè, e non ad altri.

Tempistiche

Un ultimo punto da non sottovalutare è quello delle tempistiche: è fondamentale capire fin da subito in quanto tempo l’obiettivo è raggiungibile, soprattutto se hai dei “gap” da colmare, magari dovendo frequentare dei corsi o prendere delle certificazioni per colmare alcune mancanze, consolidare delle competenze o acquisire un certo grado di esperienza.

Devi tenere il tempo anche durante la ricerca, stabilendo per esempio che, se non hai raggiunto l’obiettivo A in tre mesi, dovrai rivedere la strategia o passare al piano B.

Anche in questo caso il tutto è molto soggettivo e non ci sono formule magiche: serve molta autoanalisi iniziale e una esaustiva raccolta di informazioni preliminari.

Come scrivevo anche nel precedente post: non temere di perdere tempo all’inizio, perché sarà tutto guadagnato nella fase di attuazione del piano.

Se vuoi possiamo farlo assieme: scrivimi se vuoi prenotare una chiacchierata con me per espormi la tua storia, le tue esigenze e le tue domande 😊 

Cosa ne pensi? Scrivilo qui!

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