Perchè è importante definire un obiettivo professionale

Ogni volta che si mette in piedi un progetto, di qualsiasi tipo, occorre predisporre un minimo di pianificazione. Solo che se per alcuni ambiti la cosa ci sembra assolutamente ovvia, per altri preferiamo, in un modo o nell’altro, improvvisare.
Ci sembra normale che un ingegnere imposti il progetto della nostra futura casa; ci appare banale anche solo fare la lista della spesa prima di andare al supermercato.
Però siamo sereni quando ci buttiamo nella ricerca di un nuovo lavoro così, a sentimento, come se non fosse un’attività importante. Salvo poi stupirci perché non vediamo risultati a seguito del nostro affannarci sul mercato del lavoro.
Quando spiego ai miei clienti il motivo per cui insisto molto sull’importanza di definire un obiettivo professionale, uso sempre la metafora del rifugio di montagna:
se non ho deciso prima a quale rifugio voglio arrivare, come faccio a prendere il sentiero giusto?
Il rischio sarebbe quello di gironzolare per sentieri senza arrivare mai alla meta. O magari arrivandoci anche, per caso e buona sorte.
È chiaro che, fuor di metafora, se io mi metto a mandare a destra e a manca un curriculum qualsiasi per cercare un lavoro qualsiasi, vado solo in confusione, perdo tempo, spreco energie e mi sale la frustrazione per la mancanza di risultati.
Invece definire un obiettivo professionale a monte della nostra ricerca di lavoro ha degli indubbi vantaggi:
- ci costringe a fare un’analisi approfondita di noi stessi e delle nostre competenze, per capire quali sono i nostri punti di forza su cui far leva e le aree in cui possiamo migliorare;
- ci mette di fronte ai nostri valori e bisogni, per definire cosa davvero cerchiamo in un lavoro;
- ci ispira nella stesura di un curriculum che non racconti solo quello che abbiamo fatto, ma anche dove vogliamo andare;
- ci obbliga a studiare una strategia di marketing che preveda azioni mirate ed efficienti, per concentrare le energie solo su attività importanti
- favorisce un atteggiamento più consapevole nel momento in cui affrontiamo un colloquio.
Cosa fare dunque, prima di mettersi alla ricerca di un nuovo lavoro?
Ci si ferma un attimo.
Si prende il tempo necessario per arrivare ad una descrizione il più precisa possibile di quello che vogliamo raggiungere, consapevoli che quello dell’analisi non sarà un tempo perso, ma guadagnato, perchè avremo evitato di sprecarlo poi tornando sui nostri passi.
E per arrivare a questa definizione occorre innanzitutto analizzare le motivazioni e gli elementi di soddisfazione, i bisogni e le aspettative, cosa ci piace e cosa non ci piace fare.
Non è un lavoro lungo, ma è sicuramente intenso e impegnativo.
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C’è un percorso che ho pensato apposta per questo, l’ho chiamato “Stabilisci la tua meta”: in 3 sessioni e con un po’ di compiti a casa potrai arrivare a schiarirti le idee sul tuo prossimo lavoro.
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