Il curriculum dell’informatico

In cosa si differenzia il curriculum di un professionista del settore informatico da un qualsiasi altro CV?
Qualche suggerimento l’ho già seminato qui e là in altri post del blog (ti lascio il piacere della caccia al tesoro 🙂 ) ma per oggi mi concentro essenzialmente su alcuni accorgimenti pratici.
Le competenze tecniche sono il clou della professionalità informatica, ovviamente: è ciò che distingue un programmatore da un sistemista, un help desk da un database administrator.
Come inserirle?
– Certamente in una sessione apposita, immediatamente successiva al racconto delle esperienze lavorative. L’ideale, secondo me, è una suddivisione ragionevole in categorie, meglio ancora se corredate dal livello di conoscenza:
- Sistemi operativi
- Linguaggi di programmazione (e, se sei un developer, inserirei un’ulteriore specifica su ambienti di sviluppo, framework, sistemi di versioning…)
- Database
- Protocolli di comunicazione
- Sistemi di ticketing
- Networking
- Virtualizzazione
- Etc etc etc…
Non è obbligatorio inserire tutte queste voci; è però opportuno dettagliare soprattutto quelle legate al tuo profilo professionale: se sei un DBA è importante segnalare le versioni di Oracle che conosci, ma se sei uno sviluppatore, è sufficiente indicare se hai mai lavorato con MySQL piuttosto che Oracle.
Il grado di conoscenza di una determinata tecnologia è un ulteriore aiuto che dai al recruiter affinché ti chiami per la posizione giusta: quindi non barare e valuta con coscienza. Ricorda che i nodi vengono sempre al pettine!
Puoi usare una tradizionalissima scala “Ottimo/buono/sufficiente…”, o un espediente grafico (colorare 3 pallini su 5 per indicare una conoscenza intermedia); se credi sia opportuno, puoi anche indicare da quanti anni utilizzi un prodotto.
Non ti interessa più lavorare con una determinata tecnologia? Toglila dal CV!
E se hai iniziato tanto tempo fa o se ti ricordi ancora con affetto di quando il tuo prof al liceo ti ha spiegato il TurboPascal… beh, lascia perdere la nostalgia ed evita di inserire tecnologie obsolete che non aggiungono alcun valore alla tua esperienza professionale.
– Altro punto importante dove inserire le competenze è all’interno dei progetti seguiti: qual è il modo migliore per indicare che conosci una tecnologia e l’hai pure messa in pratica? Raccontando dove, come e quando l’hai usata.
Arricchisci pertanto il tuo CV con la descrizione di progetti concreti che hai seguito, in cui hai portato il tuo contributo e che ti hanno permesso di crescere: 2/3 righe al massimo, in cui sintetizzi i dettagli del progetto, quello che hai fatto in prima persona e le tecnologie che hai utilizzato.
Attenzione: se nella tua esperienza hai seguito moltissimi progetti, non è necessario elencarli tutti, anzi! Seleziona quelli che per te sono rilevanti perchè raccontano la tua crescita, perchè sono stati grossi e complessi, perchè hai utilizzato le competenze che ti interessa sottolineare.
Vale sempre il solito discorso: mira all’obiettivo!
Le certificazioni: senza dubbio anche queste vanno inserite, e ben in evidenza, nel tuo curriculum: puoi metterle in una sezione a parte se sono almeno 3, oppure puoi lasciarle come ultimo punto del capitolo sulle competenze tecniche. L’importante è segnalare la data di conseguimento e se sono ancora valide oppure no: puoi anche riportare quelle in corso di conseguimento, indicando entro quando pensi di sostenere l’esame.
Con queste indicazioni, unite a quelle che già trovi sul blog a tema CV (parte 1 – parte 2 – parte 3 – parte 4) dovresti essere in grado di costruire un bel curriculum efficace.
E se vuoi un modello, completo di istruzioni, per iniziare a scrivere il tuo CV iscriviti alla newsletter! Lo potrai scaricare gratis 😊
Ma se dovessi avere bisogno di una mano, una consulenza dedicata alla revisione del CV è quello che potrebbe fare al caso tuo: contattami per avere tutte le informazioni!