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[Intervista] Imprenditrice e formatrice per lo sviluppo di un global mindset

Il mondo per come è oggi non può prescindere da una visione globale, che abbraccia culture e mentalità differenti. La difficoltà che possiamo trovare sta nel cercare di conciliare i nostri modi di pensare con quelli, più o meno differenti, delle altre culture.
Per fortuna c’è chi aiuta individui ed aziende a sviluppare un mindset aperto al mondo, alle diversità e all’accoglienza, in vista di benefici per tutti.

Benvenuta! Parlaci un po’ di te e del tuo lavoro

Viviana fotografata da Amanda Hsu

Ciao a tutti, mi chiamo Viviana Premazzi, vivo a Malta e sono la fondatrice di Global Mindset Development – GMD Malta. Mi occupo di offrire ad aziende, organizzazioni e singoli formazione ed esperienze che li aiutino a sviluppare una mentalità globale e aperta al mondo, a gestire la diversità culturale e l’inclusione e a superare conflitti e shock culturali. Lo faccio attraverso training, team building, mentoring e supporto in caso di trasferimenti all’estero, a Malta ma non solo. Non ho nessun pacchetto pre-definito ma tutto è sviluppato sulla base delle esigenze e dei desideri dei miei clienti, è tutto caratterizzato da un approccio basato sull’edutainment, (la formazione attraverso il divertimento) e l’imparare facendo (learning by doing).

Descrivi la tua giornata tipo (sempre che ce ne sia una!)

A volte vorrei averne una tipo 😉 in realtà nessuna giornata è uguale a se stessa, ma nell’arco di una settimana generalmente faccio diversi incontri con potenziali clienti interessati ai miei servizi, così come con potenziali partner, perché mi piace molto collaborare e sviluppare idee insieme.
Molti incontri avvengono fisicamente a Malta mentre altri sono videochiamate a varie ore del giorno e della notte, a seconda dei fusi orari 😉

Un appuntamento fisso è però il Business Breakfast Meeting di BNI (Business Network International). BNI è un network internazionale con gruppi locali che favorisce il networking tra imprese e professionisti, un networking organizzato e strutturato basato sulla logica del givers gain (guadagni se dai), che per una start up come me è stato ed è estremamente importante come supporto e contatti.

Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Il mio lavoro è molto creativo e mi permette di contribuire al benessere delle persone e delle organizzazioni. Mi piace molto avere un approccio personalizzato, capire quali sono le esigenze del mio cliente e insieme sviluppare i migliori strumenti e approcci per affrontare i loro problemi. Credo veramente che insieme non abbiamo limiti in quello che possiamo ideare.

Hai voglia di confessarci anche quello che ti piace di meno? O quello che cambieresti?

A volte si possono trovare reticenze quando si parla di diversità e inclusione perché la diversità può portare cambiamenti e il cambiamento spesso fa paura. Se si cambiano certe pratiche e certe dinamiche si ha paura di perdere qualcosa a vantaggio di qualcun altro. Quello che cerco di insegnare alle aziende con cui collaboro è che è importantissimo tenere conto di queste paure, e per questo è fondamentale spiegare ogni cambiamento e scelta che viene fatta, essere trasparenti e fair e considerare ogni commento positivo o negativo: solo così si è davvero inclusivi.

Da piccola, cosa rispondevi a chi ti chiedeva “cosa vuoi fare da grande?”

Ho fatto il liceo classico perché volevo fare l’archeologa: la passione per la storia e la cultura mi è rimasta, ma con gli anni mi sono appassionata al mondo e alle sue sfide e alla fine del liceo volevo fare il Segretario Generale dell’ONU e per questo mi sono iscritta a Scienze Politiche. Può far ridere adesso, ma quello che consiglio sempre a tutti i ragazzi che mi scrivono è di avere sogni grandi e sognare di essere il meglio di ciò che potresti essere.
Alla fine ho lavorato per le Nazioni Unite e tuttora collaboro con la Banca Mondiale e mi occupo di rimesse e sviluppo nei Balcani, in Kosovo e Albania, ma faccio un lavoro che è ancora meglio di quello del Segretario Generale perché con Global Mindset Development GMD Malta sono il capo di me stessa e posso veramente portare e vedere il cambiamento nei clienti grandi e piccoli con cui lavoro. Volevo lasciare un impatto nel mondo e, anche se su scala ridotta rispetto a quella degli Stati, è proprio quello che sto facendo.

Come sei approdata alla tua attuale professione? Quanto impegno hai messo nel progettare il tuo percorso professionale e quanto invece pensi abbia inciso la fortuna, il caso?

Global Mindset Development è per me un traguardo e un punto di partenza. L’ho creato un anno fa mettendo a frutto tutte le conoscenze, le esperienze e i contatti dei 10 anni di lavoro precedente. Sarò banale, ma tutto ha avuto un senso, anche le esperienze che, mentre le vivevo, mi sono sembrate frustranti e senza senso. Ci sono momenti in cui è importante essere la persona giusta al posto giusto, per me è questo momento a Malta, ma credo che il 90% lo facciamo noi con le nostre azioni e la nostra proattività, formandoci ed essendo curiosi, senza aspettare che le cose piovano dal cielo.

Nel mio caso, poi, Global Mindset Development è stata anche la mia rinascita e ciò che mi ha tenuto in forze in un momento di estrema fatica dopo una grave operazione d’urgenza l’estate scorsa: lì ho concentrato tutte le mie forze e le mie speranze per il futuro, mi sono data da fare per crearlo e farlo crescere e sono stata fortunata a trovare intorno a me persone che hanno creduto in me e nella mia idea e mi hanno sostenuta e incoraggiata.

Ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato. Se ti va, sei libera di aggiungere un pensiero, un aneddoto, un consiglio, una citazione, un’immagine o quello che vuoi.

Il mio augurio e consiglio è di essere curiosi e di non accontentarsi delle risposte facili. Tutto è più complicato di come sembra ma anche per questo è estremamente affascinante e con gli strumenti giusti per vedere quello che ci circonda (io dico sempre ai miei clienti che è come se dessi loro degli occhiali 3D per vedere oltre quello che pensano già di sapere) il mondo si riempie solo di esperienze meravigliose da vivere.

* Ti è piaciuta l’intervista? Vuoi leggerne altre? Le trovi tutte alla pagina La Bussola!

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