[Intervista] La consulente di immagine

Anni fa, come molte delle mie coetanee, leggevo la serie “I Love Shopping” di Sophie Kinsella, divertendomi per le mirabolanti avventure di Becky e irritandomi per le mani bucate con cui sperperava i suoi soldi (io, brianzola, questo non lo posso proprio nemmeno concepire!).
Ammetto che una delle svolte della trama che più mi ha interessato è stata quella in cui si inventa “personal shopper”, per la capacità dimostrata di mettere in campo una delle sue competenze più forti (la conoscenza della moda e dello stile) e trasformarla in un lavoro.
Ammetto anche che mi sembrava solo un’idea da romanzo, e invece ora questa professione, unita ad altre competenze legate all’immagine e al make up, è divenuta realtà: ce ne parla l’ospite di questa Bussola.
Benvenuta! Parlaci un po’ di te
Ciao, grazie mille innanzitutto per lo spazio nella tua interessantissima rubrica! Mi chiamo Valentina Lombardi, abito vicino a Milano, ho 48 anni e sono consulente d’immagine; mi ritengo una persona molto dinamica (in senso mentale, fisicamente sono più pigra) e in continua evoluzione e crescita personale. Se fosse per me, farei corsi fino a 80 anni! Adoro imparare costantemente cose nuove, studiare il sé e l’animo umano, e da tanto tempo amo il mondo olistico in tante sue sfaccettature, ad es. il reiki, la meditazione, lo yoga.
Ci racconti bene bene che lavoro fai?
Sono consulente di immagine, make up artist, personal shopper e bridal stylist. Ci tengo a usare tutte le “declinazioni” del mio lavoro, perché non è scontato che un consulente di immagine sia anche le altre cose.
In sostanza mi occupo di valorizzare l’immagine delle persone a 360 gradi, attraverso un ascolto altamente empatico, e tanto rispetto verso chi desidera il mio supporto. Entrare nel mondo privato dell’aspetto di una persona, infatti, è una cosa molto più delicata di quanto si pensi… racchiude tante emozioni, molto spesso poca autostima e sicurezza in sé stessi, e per questi e altri motivi si rischia facilmente, se non si hanno determinate soft skills, di invadere lo spazio altrui, e di non saper interpretare veramente la personalità delle persone.
Il massimo della soddisfazione per me è vedere la cliente contenta, capire che si è sentita rappresentata al meglio nel percorso sull’immagine, e averla aiutata a trovare la chiave della propria bellezza e autostima.
Questo percorso si realizza in tantissimi modi: aiutando la cliente a scoprire i propri colori ideali, consigliarle tagli di capelli, montature di occhiali e bijoux che valorizzano il suo viso, indicarle quali capi di abbigliamento e accessori valorizzano la sua morfologia fisica e magari vadano a camuffare eventuali lati deboli che ognuno di noi ha, e infine saper leggere la sua personalità, e darle consapevolezza di qual è lo stile che veramente la rappresenta, spiegandole come esprimerlo attraverso abiti ed accessori.
E poi ci sono le lezioni di trucco, la riorganizzazione del guardaroba, le sessioni di personal shopping. Aiuto anche le future spose (e in caso lo desiderino, tutti i protagonisti del matrimonio) a scegliere l’abito, gli accessori, l’acconciatura e il trucco per il giorno più bello della loro vita.
Da poco offro anche un percorso che unisce la consulenza di immagine classica e il mondo olistico, si chiama Fashion Feng Shui.
Sono inoltre docente di consulenza di immagine in due accademie rinomate di Milano, in ambito trucco e moda.
Nella tua vita professionale non ti sei sempre occupata di moda e bellezza, e in un’altra occasione mi hai raccontato che sei stata supportata da una consulente di carriera per passare al tuo attuale lavoro: ci vuoi raccontare com’è andata?
Esercito questa professione/passione del consulente d’immagine da circa 4/5 anni; prima ho sempre lavorato come impiegata amministrativa, e successivamente responsabile, in diverse aziende multinazionali.
Al termine del percorso con una di queste aziende sono entrata in una grossa crisi, e ho capito che i numeri e la contabilità non erano ciò di cui volevo veramente occuparmi, trovavo quella realtà molto stressante e noiosa. Ho cercato quindi di tramutare una crisi in opportunità, e mi sono rivolta a una consulente di carriera (simile a te) per capire insieme quali fossero le mie reali attitudini: per me erano assolutamente sepolte!
Al termine di questo percorso ho finalmente capito di essere una persona molto più creativa di quanto pensassi, e da li il passo a capire che la cura dell’aspetto e il trucco erano passioni che avevo da sempre, e che avrebbero potuto diventare un lavoro, è stato breve.
In seguito ho iniziato la formazione da consulente di immagine e make-up artist, e dopo circa un paio di anni ho lasciato il lavoro dipendente, e cominciato l’avventura da libera professionista.
Descrivi la tua giornata tipo (sempre che ce ne sia una!)
Esatto, non ne ho una 😉 dipende molto da quello che devo fare quel giorno, che appuntamenti ho! Se ho la docenza in accademia mi sveglio presto e vado a Milano, e insegno tutto il giorno in aula con le allieve, tutte ragazze e ragazzi piuttosto giovani.
Altrimenti a volte ho appuntamenti fuori casa, con partner e collaboratori, con clienti private, a volte organizzo eventi nei negozi, oppure lavoro da casa su pc per i social, il mio blog, preparo le schede per le clienti, ecc.
Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?
Sicuramente il contatto con le persone: poter conoscere donne e uomini diversi e avere l’opportunità di farli star meglio a mio modo, la trovo una cosa veramente molto arricchente.
Mi piace anche tantissimo insegnare ai ragazzi giovani la realtà del mio lavoro, poco conosciuto in Italia, svelando loro sia gli aspetti teorici che pratici, ad es.a quali canali rivolgersi, che tipo di competenze occorre avere, e tanto altro.
E poi amo tantissimo il fatto di fare sempre cose diverse; un giorno faccio una lezione di trucco, l’altro un evento in negozio, l’altro ancora insegno in accademia; non c’è mai da annoiarsi.
Hai voglia di confessarci anche quello che ti piace di meno? O quello che cambieresti?
Non amo tantissimo “dover stare” sui social per farmi conoscere da più persone possibili; al giorno d’oggi se non lo fai resti uno sconosciuto, e non è pensabile trascurare questo aspetto.
In realtà sono una persona piuttosto schiva e riservata, e fare dirette FB o pubblicare foto di me sui social come esempio delle trasformazioni possibili, non mi risulta così facile.
Un’altra cosa che non amo molto è la competizione molto alta nel mio settore.
Come si svolge una consulenza di immagine?
Si inizia con una breve intervista, per capire il lifestyle della persona che ho di fronte, e anche alcuni tratti della sua personalità. Poi si passa all’analisi del colore, ovvero lo studio dei colori che esaltano la luminosità del viso, applicando dei teli colorati in progressione sotto il viso, e studiandone l’effetto.
Chi desidera fare un percorso completo avrà anche lo studio della forma del viso; individuare quale tipologia ha la cliente aiuta a consigliarle i tagli di capelli, le montature di occhiali, i bijoux e le scollature che lo valorizzano, poi si passa all’esame della forma del corpo e del baricentro. Grazie ad essa si possono consigliare i capi e modelli di abiti ed accessori più adatti a valorizzare quella fisicità, ed eventualmente a camuffare alcuni lati deboli, per ultimo arriva il test e l’intervista per individuare lo stile (o gli stili) a cui appartiene la cliente.
Al termine dell’incontro io invio sempre una sorta di quaderno di stile, che riassume tutto quello detto di persona, con tante immagini esplicative. Per chi lo desidera poi, faccio una lezione di trucco individuale per spiegare come applicare i prodotti e far risaltare i punti di forza.
E poi posso accompagnare le persone a fare shopping, acquistando capi che siano nel loro budget di spesa, ma che li valorizzino a tutti gli effetti, e siano nel loro stile.
Infine, c’è la possibilità di fare una riorganizzazione del guardaroba: si tirano fuori tutti i capi dall’armadio, lo si fa per stagione (primavera/estate o autunno/inverno) e suddivido i capi in varie categorie. Creo nuovi abbinamenti e scatto le fotografie di quelli che la cliente approva, e che sente nelle sue corde, comprensivo di accessori (borse, scarpe, ecc.), al termine della sessione invio tutte le foto degli abbinamenti e rimetto gli abiti ed accessori dentro al guardaroba, in un modo molto funzionale e organizzato, che faciliti al mattino la creazione di un abbinamento in modo veloce.
I ruoli di consulente di immagine, style consultant o personal shopper sono molto diversi tra loro? Possono convivere in un unico professionista?
Sì, assolutamente, possono convivere. Un consulente di immagine è sicuramente anche un personal shopper, ma non è detto che sia vero il contrario. In alcuni corsi di personal shopper non si studiano tutte le materie di consulenza d’immagine, e questo rende meno efficace la sessione di shopping.
Lo stylist invece è una figura abbastanza diversa, in realtà. Il suo compito è quello di ricercare, e procurarsi, dei capi e combinarli ad arte per vestire le modelle, che si tratti di realizzare degli scatti fotografici per una rivista, per un brand o per una passerella. A volte lo stylist, se lavora per un personaggio famoso o una persona influente, può diventare simile al consulente di immagine, ma in quel caso generalmente lavora in esclusiva, a differenza del consulente d’immagine.
Quali sono le altre figure professionali con cui normalmente ti interfacci?
Tutti i professionisti del settore moda e bellezza: negozianti del settore, fotografi, altri liberi professionisti di settori affini, wedding planner, parrucchieri, estetiste, centri benessere e spa, solo per citarne alcuni.
Cosa diresti a chi da grande vorrebbe svolgere il tuo lavoro?
Solo che, al di là dell’apparenza molto affascinante che lo avvolge, è un lavoro piuttosto difficile, che richiede tanta professionalità e preparazione, ed è indispensabile sapersi gestire a 360 gradi come imprenditori di se stessi, che è tutt’altro che semplice.
Ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato. Se ti va, sei libero di aggiungere un pensiero, un aneddoto, un consiglio, una citazione, un’immagine o quello che vuoi.
Vorrei solo riportare questa frase, in cui credo molto, e che è il fulcro del mio lavoro; io credo fermamente che la ricerca dell’armonia esteriore vada di pari passo con quella interiore.
“Cercando di sembrare ciò che non siamo, cessiamo di essere quel che siamo.
(Ernst Junger)”
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Tutte le foto del post sono di Valentina, che ce ne ha gentilmente concesso l’utilizzo.