Per la #bussola di oggi incontriamo Angela, designer pugliese che ci racconta il suo percorso di studi e professionale, la ricerca dell’ispirazione pronta a coglierla in ogni angolo, e la sua concezione di creatività a servizio degli altri.

Benvenuta! Parlaci un po’ di te

Ciao! Mi chiamo Angela e sono una giovane designer pugliese, nata a Barletta. La creatività fa parte di me da sempre: sin da quando sono bambina amo disegnare, i colori, le immagini… e i miei studi hanno rispecchiato queste mie attitudini. Mi sono diplomata in Grafica Pubblicitaria e, successivamente, ho deciso di proseguire gli studi laureandomi presso l’Accademia di Belle Arti di Bari, conseguendo la laurea triennale in Decorazione e poi quella specialistica in Storia dell’Illustrazione e della Pubblicità. Dopo gli studi, ho cominciato a produrre a tempo pieno i miei lavori artistici tra cui illustrazioni pubblicitarie, dall’atmosfera un po’ retrò e ispirate a quelle dei grandi cartellonisti del ‘900 come Marcello Dudovich ed altri grandi artisti. Oltre alle illustrazioni, realizzo disegni per la decorazione di supporti come carte da parati, tessuti, quaderni e tanto altro.

Di che cosa si occupa, esattamente, un designer?

Il mio lavoro spazia dall’illustrazione al surface design, cioè alla decorazione di superfici. Le illustrazioni pubblicitarie hanno proprio la dimensione di un poster e il loro scopo, oltre a pubblicizzare una bellissima città, è anche quello di suscitare emozioni, di far riemergere un bel ricordo legato ad un determinato luogo. Ecco perchè il loro stile tende al retrò, come se fossero delle vecchie fotografie scattate molto tempo fa.
Per quanto riguarda il settore del surface design, adoro creare grafiche che decorino appunto le superfici (carte da parati, elementi d’arredo, quadri, tessuti, quaderni ecc). Le realizzo sia a mano sia in digitale e possono essere molto elaborate o molto semplici e geometriche. Grazie a questi miei lavori ho avuto modo di collaborare con aziende del settore dell’abbigliamento e dell’arredamento, ma anche con realtà artigiane, che hanno scelto dei miei disegni per stamparli sui supporti di loro interesse.

Descrivi la tua giornata tipo (sempre che ce ne sia una!)

Mi sveglio presto, colazione, una doccia rigenerante e parto subito con il lavoro nella mia stanza-studio. Non ti nascondo che mi piacerebbe avere uno studio tutto mio, con un arredamento in stile scandinavo.
Cerco sempre ispirazioni nuove, sul web, da ciò che mi circonda, ma prendo spunto anche dal mondo dell’arte in cui spicca Gustav Klimt, il mio artista preferito. Adoro le sue opere, dai colori molto brillanti e piene di decoratività. Molti dei miei lavori si ispirano proprio agli elementi rappresentati nelle sue opere.

Che cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Ciò che amo di più del mio lavoro, è il fatto di farlo per gli altri. Quando realizzo una nuova grafica, penso sempre a chi è rivolta e mi piace immaginare il momento in cui sarà stampata e andrà a decorare un elemento d’arredo, un oggetto in un determinato ambiente o un tessuto. Il fatto di avere un obiettivo e riuscire a raggiungerlo è ciò che più mi emoziona e soddisfa.

Hai voglia di confessarci anche quello che ti piace di meno? O quello che cambieresti?

In linea generale il mio lavoro mi piace molto. Nei miei sogni, mi piacerebbe solo che una grafica subisse meno modifiche, di colore o disposizione degli elementi, in quanto è davvero bello quando si realizza un lavoro e  questo viene accettato così com’è, senza richieste di modifiche varie ( togli questo, aggiungi quest’altro, cambia colore ecc 😁). Ma come ho già detto prima, il mio lavoro è realizzare disegni che soddisfino le esigenze dei clienti e raggiungere questo obiettivo è il massimo. Quindi va benissimo così.

Cosa succede se manca l’ispirazione e devi consegnare un lavoro che ti è stato commissionato?

Quando sono a corto d’ispirazione, mi fermo un attimo, raccolgo le idee e comincio a fare rifornimento di immagini che mi diano quella scintilla che me la faccia tornare.

Come riesci a dosare il tuo stile rispetto a quello che si aspetta il tuo cliente? In altre parole, viene prima lo stile personale che il cliente viene a ricercare e sceglie, o il cliente chiede e tu esegui?

Dipende dalle esigenze. In alcuni casi il mio stile personale si adatta bene ad un determinato contesto e altre meno, quindi riesco ad essere tranquillamente versatile.

Ti è mai capitato di rifiutare un lavoro?

Si, certo! Quando mi viene commissionato un lavoro, cerco di valutare bene cosa fare e cosa no, ma soprattutto penso a cosa mi potrebbe dare un determinato lavoro, a livello di crescita personale e professionale.

Da piccola, cosa rispondevi a chi ti chiedeva “cosa vuoi fare da grande?”

Da piccola avevo mille idee per la testa! Ricordo che quando mi chiedevano cosa volessi fare da grande la mia risposta era: la ballerina di danza classica, oppure la principessa, ma solo per indossare bei vestiti  e gioielli!! Rido ancora tutt’ora al solo pensiero di queste risposte! Comunque, sono contenta del dono che ho e mi rende felice fare questo lavoro.

Come sei approdata alla tua attuale professione? Quanto impegno hai messo nel progettare il tuo percorso professionale e quanto invece pensi abbia inciso la fortuna, il caso?

Il mio percorso di studi mi ha ispirata molto. Nella mia vita ho sempre lavorato, anche se in altri settori, ma non ho mai abbandonato la mia arte. Anzi, forse il fatto di lavorare in altri ambiti mi ha spinta a fare cose sempre più creative, perchè in quel momento era una valvola di sfogo, un modo per evadere. Dopo aver completato gli studi, mi sono dedicata in tutto e per tutto al mio attuale lavoro, quindi ho prodotto molto, ho creato un sito web ed un’immagine che rispecchiasse ciò che faccio. La strada da percorrere è ancora molto lunga, ma non mollerò mai. Fino ad ora nulla è stato per caso, è stata tutta farina del mio sacco e sono fiera di questo.

Come ti sei preparata per il tuo lavoro?

Quando frequentavo la scuola media non sapevo ancora cosa volessi fare nello specifico da grande, ma sapevo benissimo che sarebbe stato un lavoro creativo. Ho deciso di iscrivermi, quindi, al Grafico Pubblicitario della mia città, dove ho imparato ad utilizzare i programmi specifici per la realizzazione di  loghi, cataloghi, manifesti e tutto ciò che concerne la pubblicità. Dopo il diploma non mi sono fermata e ho conseguito la laurea triennale  in Decorazione e poi quella specialistica, in Storia dell’Illustrazione e della Pubblicità. Qui ho avuto modo di sperimentare diverse tecniche pittoriche ma anche digitali ed ho tratto molti spunti per il lavoro che adesso svolgo.

Dopo la laurea triennale, inoltre, ho frequentato un corso per diventare arredatrice d’interni, ma per molto tempo non ho trovato opportunità. Forse solo adesso mi sta tornando parzialmente utile, ma solo per quanto riguarda la decorazione d’interni e non l’arredo di un ambiente. Nella vita però non si sa mai, potrei anche avere occasione di farlo!

Quali sono secondo te le caratteristiche imprescindibili di un designer? Sono innate o si possono in qualche modo acquisire?

Sicuramente un designer deve avere l’attitudine ad esserlo: la creatività è un qualcosa che non si acquista, bisogna averla e quando c’è passione in quello che si fa, si vede. La creatività è dentro di noi e al momento giusto viene fuori, anche dopo anni. Il resto, a mio avviso viene da sè. Quando si viene apprezzati, c’è più motivazione ad andare avanti e quindi ad acquisire nuove caratteristiche.

Cosa diresti a chi sta pensando di fare da grande il tuo lavoro? Quali sono secondo te le prospettive occupazionali, anche in termini di tipologia di contratto/modalità di lavoro?

Trovare un’occupazione nell’ambito creativo non è mai facile, è dura affermarsi in questo campo. Ma se si ha la passione e la determinazione, si va avanti nonostante le difficoltà. Per quanto riguarda le opportunità di lavoro, bisognerebbe fare una ricerca mirata, perchè ci sono posti in cui il settore creativo è più o meno sviluppato. A mio avviso, consiglio Milano, è piena di opportunità nel design e si può avere la possibilità di collaborare come free lance per le aziende di settore; e poi c’è l’estero.

Ti ringrazio per il tempo che ci hai dedicato. Se ti va, sei libera di aggiungere un pensiero, un aneddoto, un consiglio, una citazione, un’immagine o quello che vuoi.

“Fai il lavoro che ami e non dovrai lavorare neanche un giorno nella tua vita”

(Cit. Confucio).

La mia citazione preferita, mi rispecchia tantissimo e cerco di rispettarla ogni giorno, anche nei momenti negativi di questo lavoro.

Se volete seguire Angela la trovate su Instagram

* Ti è piaciuta l’intervista? Vuoi leggerne altre? Le trovi tutte alla pagina La Bussola!

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