Lavorare in Team: affrontare insieme successi e sconfitte è meglio

Sapevi che proprio l’Italia è uno dei primi paesi che dà maggiore importanza al lavorare in team e alle relazioni personali con colleghi e manager, rispetto agli altri paesi europei?
Nonostante una certa tendenza conservatrice, negli ultimi anni per favorire il lavoro di squadra si stanno introducendo nuove tecniche e nuovi strumenti.
Per esempio la Gamification con i Lego, ossia attività giocose svolte con i mitici mattoncini per “costruire” il gruppo, o meglio una sua rappresentazione, e capirne le dinamiche (forse hai sentito parlare di LEGO® SERIOUS PLAY®); oppure la Meditazione Mindfulness, che allena i dipendenti a divenire consapevoli del modo di agire e di relazionarsi allontanando il “pensiero tossico”, cioè sospendendo ogni giudizio.
Nessuno di noi può dare il meglio da solo
Condividere e Confrontarsi sono le parole chiave del lavoro in team: la nostra natura è stata pensata per la cooperazione ed è anche così che ci siamo evoluti.
E poi, come afferma John Maxwell, “Uno è un numero troppo piccolo per raggiungere la grandezza”.
La varietà è una ricchezza
Mettere insieme capacità, idee e saperi diversi è sempre un arricchimento.
Ho sempre preferito lavorare in team, con alcune colleghe ho costruito collaborazioni proficue ma anche legami solidi che si sono trasformati in amicizie vere e proprie.
Certo, lavorare bene coi colleghi non significa farseli tutti amici!
Del resto, i colleghi non li scegliamo noi in base alle nostre preferenze e inclinazioni, ma anche quelli che apparentemente sembrano i più lontani da te, possono riservare delle piacevoli sorprese. Non fermarti alla prima impressione!
Connessioni inaspettate per risultati insperati
Approfondisci, ascolta, dialoga, dedica ai colleghi piena attenzione.
Rivolgiti a loro con un sorriso.
Il buonumore è contagioso.
La risata riduce lo stress e stempera la tensione oltre ad essere una potentissima risolutrice di conflitti.
Non lesinare sulla comunicazione, il lavoro di squadra comporta sempre l’attivazione di un sistema di relazioni tra persone.
Dai e accogli i feedback in maniera costruttiva.
Provaci e vedrai che risultati!
Ma tu ti fidi?
Affidati ai colleghi con fiducia: un team è un gruppo di persone che si fidano l’una dell’altra.
Onora O’Neill, filosofa e docente emerita a Cambridge, ci suggerisce che non serve fidarsi di più, ma fidarsi con intelligenza. Secondo la O’Neill, inoltre, quando la fiducia è scarsa, tutto si complica.
Il coraggio di chiedere
Ti è mai capitato di aver bisogno di qualcosa da parte di qualche collega ma di non sapere come chiederglielo?
Quello di non chiedere aiuto a nessuno è un atteggiamento psicologico che deriva da un’educazione rigida, che impone di essere autosufficienti e di cavarsela da soli in ogni circostanza, ma chiedere aiuto non è un segno di debolezza.
Non esitare a chiedere ma anche a dare secondo le tue possibilità e ricorda che il dare appaga più del ricevere.
Questo articolo è stato scritto a 4 mani, da un’idea di Francesca Monari.
Photo by Vlad Hilitanu on Unsplash